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Lost

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Serie TV

Alla fine, Lost ha una fine fine.

24 maggio 2010 • By

 

Non starò qui a dire: capolavoro o schifezza, che non è il caso.
Però, una cosa la dico… E mi rivolgo a quelli con cui ne avevo parlato.
Cosa
Ti
Avevo
Detto?
(Fine del mio bullismo da sceneggiatore)

In verità, la faccenda che mi stuzzica è la seguente:
L’ultimo episodio di Lost è stata una faccenda globale. Un narrazione trans-nazionale, un evento planetario, e di solito queste cose succedono (purtroppo) per fatti diversi dalla fiction.
Un pianeta incollato davanti al televisore.
Si sono superati confini fisici, linguistici, di fuso orario. La rete e la televisione hanno giocato di sponda, supportandosi a vicenda, e credo che non sia mai successo prima.
Bene.
E adesso?
Nel senso: i diritti di Lost per l’Ittallia li ha quella vecchia carampana secca di Rai 2.
Tra “x” mesi, quando decideranno che le minchiate che di solito mandando in onda saranno finite, decideranno di trasmettere la sesta stagione di Lost?
Davvero?
Incuranti che tutto il resto del mondo lo ha già visto?

Se ti interessa, il disegno qui sopra è di Michael Blaine Myers.


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Serie TV

Lost, sesta stagione.

15 aprile 2010 • By

 

Confesso. Mi sono arreso a Lost.
Mi sono completamente abbandonato, rinunciando a ogni resistenza. Ci sono volute sei stagioni, ma alla fine ha vinto lui, Lost. Ora JJ Abrams e compagnia possono fare tutto quello che vogliono e a me sta bene. Non mi chiedo più niente. Non importa. Non mi interessa. Vale tutto.
Possono fare anche un crossover con Bonanza, e a me sta bene. Fico.
Sawyer può truffare i Teletubbies, Jack è invecchiato, Sun può continuare a scrivere minchiate su un bloc notes dai fogli infiniti, e il tipo del Tagliaerbe è ancora vivo perché serve uno che sa pilotare.
I personaggi possono dividersi, riunirsi, dividersi ancora, andare tutti assieme in un posto per futili motivi, e poi dividersi perché lo dicono le farfalle. Fico.
Va bene. Va benissimo. Anche i dialoghi. Mi piacciono anche le risposte, che arrivano come luci nel buio, come perle di verità assoluta.

- Devo dirti una cosa importante, che sì, insomma, io sono sicura che in qualche modo io e te ci siamo già visti, ma non qui, in un qui diverso e non so come, e allora, senti, perché l’amore è una cosa meravigliosa.
- Cazzo anche io volevo dirti la stessa cosa ma non trovavo le parole.

- E poi comunque, è tutta colpa dell’isola. Sìssì. Perché qui una volta era tutta foresta.

- Ma allora ti fidi di me?
- Certo. Perché la fiducia è come il piatto della casa, quando c’è c’è.

- Vieni con me, facciamo una passeggiata.
- Vengo. E guarda: non ti chiedo nemmeno niente perché chiedere è come mangiare un gelato davanti al forno.

- Guarda, sai che cos’è quello?
- Il pozzo di The Ring.
- Già. Lo ha costruito Jacob, a mani nude.
- A me sembra fatto con i piedi.
- Perdonalo, non è facile modellare la cartapesta se hai quattro dita.

Fico.
E’ tutto fico.
I personaggi secondari posso morire lavandosi i denti e a me sta bene. Ci possono essere fantasmi, macchine della morte Megaborg, ragazzini misteriosi che se li vedi non ci devi fare caso. E poi mi piace da matti che nell’area dell’isola il tempo impazzisce.
Deve essere un’anomalia precisa, misteriosa, la cui risposta è nelle formule quantistiche, se per tutti i gruppetti presenti sull’isola il tempo narrativo scorre in modo diverso.
Va benissimo che ci sia mezzo cast senza nemmeno un battuta, che è lì, sta lì, fa le faccette e balla la rumba nel buio.
E poi ci sono le favolosissime sequenze ambientante nel mondo-parallelo. Fico. Geniali.
Non importa che abbiano un senso soltanto per chi è a conoscenza dei fatti, e che se le analizzi dal punto di vista dei personaggi, che i fatti non li conoscono, siano più surreali di un corto di Lynch.
Anzi, è fico proprio per quel motivo. Perché hanno un senso per me spettatore, e non per loro personaggi.
Come la vita.
Che è da vivere intensamente, con il corpo e con la mente.
Fidandosi.


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Serie TV

Come è iniziato Lost?

15 luglio 2009 • By

L’altro giorno ho visto la penultima puntata della quinta stagione di Lost.
Arrivati a questo punto non mi interessa più sapere come va a finire. Ma chissenefrega della fine.
Finisca come gli pare, pace e amen.
Arrivati a questo punto darei un braccio per sapere come è iniziata. Ma proprio proprio dall’inizio.
Vorrei sapere che cosa hanno presentato J.J. Abrams, Damon Lindelof e Jeffrey Lieber ai produttori della ABC. Vorrei leggere quel soggetto, quella sinossi, vorrei leggere il proposal che gli è stato approvato, per imparare come si fa.
Lo so che è un discorso un po’ per addetti ai lavori, però…
Vorrei davvero sapere come hanno convinto la produzione a sborsare un tot di milioni di dollari. Hanno consegnato un faldone di un miliardo di pagine in cui c’era scritto tutto dall’inizio alla fine?
E quelli l’hanno letto?
Tutto?
Fino alla puntata dell’altro giorno?
No. Non può essere andata così, perché la stagione precedente è più corta per via dello sciopero degli sceneggiatori, per cui la stavano ancora scrivendo…
E allora, sulla base di che cosa la produzione ha accettato una storia che devi seguire puntata per puntata, la cui logica narrativa si basa su tutte le trame parallele, tutti i giochini con i personaggi, il passato e il futuro, eccetera?
Non è episodica, non è autoconlusiva. Non è basata sul soggetto, ma proprio sulla sceneggiatura e sulla narrazione a lunghissimo termine.
Mi sa che è andata così:
- Ciao, siamo J.J. Abrams, Damon Lindelof e Jeffrey Lieber, faremo i cazzi nostri per sei stagioni. Dateci i soldi.
- Va bene.
Non c’è altra spiegazione.
Nessun soggetto, proposal, sinossi, poteva preparare il terreno per le logiche di sceneggiatura a lungo periodo su cui si basa la serie.
Anche volendo, il soggetto di presentazione non poteva essere esaustivo.
Siamo di fronte ad una fiducia estrema da parte della produzione e a gran quantità di carta bianca. A quanto pare, è una scommessa che ha premiato chi la ha accettata.
Ora.
Domanda:
C’è qualche editore in ascolto che ha voglia di darmi un pacco di soldi per una serie a fumetti che ho in mente, che è fighissima, ma devi seguirla tutta almeno fino al numero cinquanta ed è impossibile descrivere preventivamente tutto il plot in un proposal fatto per benino?