Il Web degli idioti è un’arma politica.

Se, come me, hai l’insana passione di andare a infilarti in quanto di peggio può offrire il Web di Superficie, tra bufale, complotti, condivisioni di panzane e quant’altro, ti sarai sicuramente accorto che è in atto un processo massivo di diffusione di contenuti farlocchi. Contenuti che aumentano a livello esponenziale con rapidità virale inarrestabile, modificando, compromettendo, riscrivendo i parametri stessi della realtà percepita e il senso della verità. (Per questo motivo trovo che il Deep Web sia un luogo più “onesto”, ma magari ne parleremo un’altra volta.)
La frode e la mistificazione digitale sono i protagonisti dei tempi in cui viviamo. Ammiro e stimo la squadra di eroi moderni che, ogni giorno, investe energie enormi per demolire puntualmente tutte le cazzate che qualcuno diffonde, e che la maggior parte degli utenti si beve senza farsi alcuna domanda.
Il paradosso è che per demolire le cagate che un imbecille qualsiasi scrive o dice, è ormai necessario mettere in campo un plotone di scienziati capaci di produrre un paper completo in tre volumi, meglio se con bibliografia linkabile in appendice.
Tutto questo sbattimento serve? Non serve?
Per me è un’operazione di debunking tanto meravigliosa quanto inutile, perchè non puoi più ragionare con quella-gente. Ma io sono uno stronzo. Scusa.
Quello che vedo io, adesso, sul Web e sui Social Network, è una manovra di propaganda politica senza precedenti. Si sta creando una massa critica, una base. Il Web sta creando una realtà politica, composta da migliaia di individui che ogni giorno vengono indottrinati dalle bufale e dalla fuffa che gli viene spacciata.
Antivaccinisti, scie chimiche, Sovrani Individuali, gente che cura il cancro con il Chinotto, nazi vegani, terrapiattisti, antisemiti, antibanche, antieuropeisti, bigpharma, bildeberg.
Ho visto profili Facebook che potevano essere considerati come dei crossover: persone che credevano a tutto il grande cucuzzaro cospirazionista/alimentarista/alieni/minipony.
Non serve più dire: basta una ricerca su Google per scoprire che la dottoressa dal nome impronunciabile ha detto cazzate. Chi diffonde la foto di quella tizia non ci crede. Non crede a te, non crede a Google, non crede a niente che non arrivi dalla sua cerchia cospirazionista coglionista.
Siamo stati tutti quanti delegittimati. Perchè non siamo “dei loro”. Anzi, se qualcuno vanta dei crediti accademici, un titolo di studio, l’appartenenza a un albo professionale, è ancora peggio. Perchè la verità, per loro, può arrivare soltanto da un video di 2 ore su YouTube o da un blog del cazzo su Altervista. (Nota a margine: io chiederei ad Altervista di rivedere i suoi parametri sui guadagni pubblicitari dei blog che ospita. Oppure chiuderei direttamente tutta la piattaforma, invocando l’Articolo 656 del Codice Penale. Ma io sono stronzo, l’ho detto prima)
Quello che vedo io è una folle, populista, antiscientifica realtà Web autoalimentante. Il rapporto con la realtà è impossibile, pur di non farci i conti con la realtà vera, quella dove se ti curi il cancro con il Chinotto ci lasci la pelle, questa massa di idioti sta ricorrendo all’homeschooling. Immagino che tipo di istruzione parentale può darti qualcuno che crede, seriamente, alle scie chimiche e al Piano Kalergi.
Non è più divertente. Questa massa di idioti digitali non mi fa più ridere. Ci vedo dei parallelismi rituali con quanto è già accaduto agli inizi degli anni ’90, ai tempi della propaganda televisiva Forzaitaliota berlusconiana.
Al posto dei comunisti ci siamo noi e manca la figa, ma per il resto è uguale.
Uso propagandistico e strumentale del media. Prima si faceva usando la televisione, oggi viene fatto usando il Web. L’esposizione è ancora più capillare, grazie a quell’aggeggio di merda che abbiamo tutti in mano. Una propaganda che occupa anche gli spazi interstiziali, che erano preclusi alla televisione, per ovvie ragioni.
Tolti quelli che fanno i soldini con i siti di bufale, rimane una grande parte della popolazione che a quella roba ci sta credendo davvero. Stanno formando il loro pensiero con quel tipo di informazione. Ci sono persone che vengono strumentalizzate h24 7 giorni su 7. Il Web di oggi, per me, è stato trasformato in una pericolosissima versione digitale di Rete 4 ai tempi d’oro.
Il nemico non sono più i sinistri, il nemico ormai è tutto quanto. Non ti serve delegittimare la magistratura se puoi delegittimare direttamente la realtà.
Quelle persone, che ne siano consapevoli o meno, sono a tutti gli effetti delle armi pronte per essere usate politicamente.
Il Web degli idioti è un’arma.
Qualcuno prima o poi la userà, o semplicemente minaccerà di usarla.
Non sarà Grillo. Ormai ha perso il treno. Temo che sarà qualcuno di ancora peggio, e purtroppo per tutti noi, non sarà Cthulhu.

12 thoughts on “Il Web degli idioti è un’arma politica.

  1. Per me la situazione è molto diversa rispetto a quanto successo negli anni novanta. In quel caso qualcuno ha colto il vuoto politico e il disgusto verso la vecchia politico e l’ha fatto suo. In questo caso abbiamo davanti un fenomeno che potremmo definire uno “stand alone complex”: sono i singoli che alimentano vicendevolmente le cazzate che sparano ingigantendole e facilitandone la diffusione in tutto internet, senza alcuna etero direzione. Negli anni novanta c’era qualcuno che tirava le fila del tutto.
    Forse un primo grande esempio di soggetto che ha fatto in parte sue le fila delle deliranti scimmie terminanatrici dell’internet è Trump. Magari mi sbaglio e Trump ha semplicemente riproposto la tipica politica americana di sempre, quella basata sul “fanculo gli altri noi siamo gli Stati Uniti”, grattando via un po’ di ipocrisia.

    1. Non sono sicuro che il dilagare delle cazzate nel web sia “senza alcuna eterodirezione”. Mi viene in mente la grande importanza attribuita da Gian Roberto Casaleggio agli ” influencer”… Certo è oggettivamente innegabile che questa impressionante deriva verso il becero e il trash ha un colore politico prevalente, e un bersaglio politico ben individuabile.

  2. Parole sante, demoralizzanti anche… Ma non per questo devono farci arrendere davanti all’ignoranza. Gli anni 90 sono finiti, e con loro anche il loro leader… Faremo finire anche questa cosa… Spero,

  3. Forse gli anticorpi sono già in chi crede in certe pratiche. Se non si curano perché la medicina ufficiale è malvagia e serva delle multinazionali farmaceutiche, c’è la possibilità che schiattino tutti con largo anticipo.

  4. L’Unione Europea è irriformabile in senso neokeynesiano. Precisiamo. Poi, che le si diano anche colpe non sue può darsi.

  5. Gentile Diego,
    L’ho scoperta solo ieri (“merito” del papà di Mattia che non fa i compiti), evito i complimenti e vado al sodo: le propongo in tema di bufale e debunkers un mio pensiero. Che ha messo in crisi ogni posizione simile alle sue in merito. «Non è tanto il quasi certo bersi bufale del mio prossimo che mi spaventa, ma è piuttosto la certezza che ogni governo attuale stia in piedi perché mente.» Cordialmente.

    1. Togli pure “attuale”. I governi mentono, devono farlo, perchè la percezione selettiva è alla base della democrazia e della stabilità mentale delle masse.
      Ma, tra un governo che mente e credere, per esempio, di combattere il sistema con la sovranità individuale c’è parecchia differenza.

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