Da buon ultimo, mi sono messo a leggere uno di quei libri che leggono tutti tutti tutti, ma proprio tutti e piacciono a tutti tutti tutti, ma proprio tutti. “Uomini che odiano le donne”.
Il superbestseller di Stieg Larsson, pace all’anima sua.
Confermo che ho dei grossi problemi. Cazzo, devo avere proprio qualcosa che non va. Mi sento anche profondamente inadeguato e molto a disagio.
La mia lettura di “Uomini che odiano le donne” terminerà dove sono arrivato: a pagina 56.
L’introduzione sulla personaggia Lisbeth Salander è così irritante, indisponente, sei figa solo tu, fastidiosa, forzata, e di un iperbolismo tanto maldirezionato che ha ottenuto lo splendido effetto di farmi stare sulle palle in tempo zero il personaggio principale. Tipo che di quello che può succederle nelle prossime seicentoerotti pagine e nei due volumi seguenti, non può fregarmene di meno.
Diego, ho trovato sto post grazie ai consigli random che pop-uppano a fine lettura di un altro post
Non so se nel frattempo hai ripreso la trilogia di Larsson, ma se non l’hai fatto, fìdete, FALLO!
Le prime 100 pagine del primo, con tutta l’esposizione de quella cazzo de famijia de nazzistoni sono un po’ noiose, però dopo lo stupro anale tutto acquista più senso…
buon 2015, zio!
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